L'orto botanico di Napoli

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L'ingresso del Real Orto Botanico, su via Foria

Il Real Orto Botanico di Napoli fu fondato nel 1807 in un'area ai piedi della collina di Capodimonte, a lato del Real Albergo dei Poveri; oggi si tratta di una struttura universitaria, della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, ed è sicuramente il più importante in Italia per il numero e la qualità delle specie presenti.

Al primo allestimento contribuirono botanici partenopei del calibro di Vincenzo Petagna e Michele Tenore, e, nel decreto di fondazione firmato da Giuseppe Bonaparte, si indicava come scopo della struttura l'istruzione del pubblico, lo sviluppo delle arti mediche, dell'agricoltura e dell'industria.

Oggi l'Orto botanico di Napoli conta circa 25mila esemplari di 10mila specie diverse, provenienti da ogni parte del mondo. Le collezioni vegetali sono presentate secondo tre criteri: ecologico (raggruppamento delle specie in base ai parametri ambientali delle zone geografiche di provenienza), sistematico (raggruppamento di specie analoghe dal punto di vista filogenetico) ed etnobotanico (raggruppamenti in base al tipo di applicazione determinato dall'uomo).

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Dei suddetti raggruppamenti, possiamo citare ad esempio l'area delle succulente, l'area della macchia mediterranea, le vasche di piante acquatice, il filiceto (criterio ecologico), l'area delle Pinophyta, l'area delle Magnoliophyta, l'agrumeto, il palmeto (criterio sistematico), la sezione sperimentale delle piante officinali (criterio etnobotanico).

Interessanti sono anche i complessi di serre e il museo di Paleobotanica ed Etnobotanica, ospitato nel Castello seicentesco.

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